• Ecological studies of cancer incidence in an area interested by dumping waste sites in Campania (Italy) Research and Methodologies

    Fazzo, Lucia; Santis, Marco De; Mitis, Francesco; Benedetti, Marta; Martuzzi, Marco; Comba, Pietro; Fusco, Mario

    Resumo em Italiano:

    È stata investigata l'incidenza oncologica in un'area interessata da pratiche illegali di smaltimento e di combustione incontrollata di rifiuti. Per i 35 comuni di quest'area serviti da un Registro Tumori sono stati calcolati i rapporti standardizzati di incidenza (standardized incidence ratios, SIR) e gli stimatori bayesiani (BIR). Per 10 sedi tumorali sono state eseguite, inoltre, analisi di cluster spaziali e di regressione con un indice municipale di esposizione a rifiuti. SIR in eccesso sono stati osservati per diverse sedi tumorali; i BIR hanno confermato gli eccessi di tumore epatico in due comuni. I tumori epatici e polmonari, le leucemie e i sarcomi dei tessuti molli hanno mostrato cluster significativi. Nell'analisi di regressione il tumore del testicolo ha mostrato un trend in eccesso significativo (RR = 1,18).

    Resumo em Inglês:

    Cancer incidence was investigated in an area which has been affected by the illegal practices of dumping hazardous waste and setting fire to mismanaged waste. For the 35 municipalities of this area that are served by a Cancer Registry, municipal standardized incidence ratios (SIR) and hierarchical Bayesian estimators (BIR) were computed. Moreover, municipal spatial clustering and a Poisson regression by municipality index of waste-related exposure were performed for 10 cancer types. Increased municipality SIRs were found for some cancer types. The BIRs confirmed the increases for liver cancer in two municipalities. Statistically significant clusters were detected for liver, lung, leukaemia and soft tissue sarcomas. In the regression analysis, testis cancer showed significant trend with the index of waste-related exposure (RR = 1.18).
  • Residential proximity to industrial sites in the area of Taranto (Southern Italy): a case-control cancer incidence study Research and Methodologies

    Marinaccio, Alessandro; Belli, Stefano; Binazzi, Alessandra; Scarselli, Alberto; Massari, Stefania; Bruni, Antonella; Conversano, Michele; Crosignani, Paolo; Minerba, Aldo; Zona, Amerigo; Comba, Pietro

    Resumo em Italiano:

    È stata indagata l'associazione tra incidenza dei tumori e residenza in prossimità di siti inquinati tramite uno studio caso-controllo (658 casi, 2092 controlli) condotto nell'area industriale di Taranto. Le analisi sono state aggiustate per variabili confondenti (età, sesso ed esposizione occupazionale). Si è osservato un aumento del rischio per tumore della pleura in prossimità della cokeria (OR: 4,80), del deposito di minerali (OR: 3,33), dell'acciaieria (OR: 3,54) e dei cantieri navali (OR: 4,29), e in questi ultimi due siti anche per tumore del polmone (OR: 1,65 e 1,79). Aggiustando le stime per esposizione occupazionale si è osservato un aumento di rischio per i tumori del polmone e della vescica. L'introduzione dell'esposizione occupazionale come confondente ha modificato significativamente i rischi nelle distanze dalle sorgenti inquinanti, in particolare per i tumori della pleura, del polmone e della vescica.

    Resumo em Inglês:

    The association between cancer incidence and the residence near polluting facilities in an industrial area nearby Taranto has been investigated. Age, sex and occupational exposure were controlled as confounding variables in a case-control study (658 cases, 2092 controls). High risks were evidenced close to the steel mill (OR: 3.54), coke plant (OR: 4.80), mineral deposit (OR: 3.33) and shipbuilding (OR: 4.29) for pleural neoplasm, and to the steel mill (OR: 1.65) and shipbuilding (OR: 1.79) for lung cancer. After adjustment for occupational exposure, increasing trends of risk were observed both for lung and bladder cancers. Cancer risks were evidenced near industrial sites and the introduction of "occupational exposure" as a confounder modified significantly the risks with respect to distance from the source of pollution, particularly for pleural, lung and bladder cancers.
  • Bladder cancer and occupational exposure: estimating the workers potentially at risk in Italy Research and Methodologies

    Scarselli, Alberto; Scano, Patrizia; Marinaccio, Alessandro; Iavicoli, Sergio

    Resumo em Italiano:

    Il cancro della vescica è uno tra i più comuni tumori di origine occupazionale. L'obiettivo di questo studio è valutare il numero di lavoratori potenzialmente a rischio in Italia. Le attività economiche associate al rischio di cancro alla vescica sono state selezionate sulla base degli eccessi derivanti da studi che riportano stime di rischio. Le aziende e il numero dei lavoratori potenzialmente a rischio sono stati estratti dalla banca dati delle imprese istituita presso l'Istituto Superiore per la Prevenzione e Sicurezza del Lavoro (ISPESL). Escludendo le esposizioni di basso livello, il numero di lavoratori (operai) potenzialmente a rischio di cancro alla vescica nel settore dell'industria e servizi è di 366 175 ± 11 096 (248 573 ± 7533 uomini e 117 603 ± 3564 donne). Nel nord-ovest d'Italia si concentra il maggior numero di lavoratori potenzialmente a rischio (86 625 ± 2625 uomini e 27 225 ± 725 donne). La quantificazione del numero di lavoratori esposti è il primo passo per l'attuazione di indagini sui rischi di tumore professionale. L'esistenza di una banca dati delle imprese a livello nazionale può essere utile per l'individuazione di situazioni a potenziale rischio per la salute dei lavoratori.

    Resumo em Inglês:

    Bladder cancer is one of the most common occupational tumours. The objective of this study is to evaluate the number of workers potentially at risk in Italy. Economic activities entailing bladder cancer risk were selected on the basis of the excesses resulting from studies reporting risk estimates. Firms and the number of workers potentially at risk were retrieved from the National Institute for Occupational Safety and Prevention (ISPESL) database of enterprises. Excluding low level exposures, the number of workers (blue-collars) likely exposed to bladder cancer risk in the industry and services is 366 175 ± 11 096 (248 573 ± 7 533 men, and 117 603 ± 3564 women). The North-Western area of Italy shows the majority of workers potentially at risk (86 625 ± 2625 men, and 27 225 ± 725 women). Quantify the number of exposed workers is the first step for performing analyses on occupational cancer risks. National database of enterprises may be useful in identifying potential risk situations for worker's health.
  • The role of post-migration living difficulties on somatization among first-generation immigrants visited in a primary care service Research and Methodologies

    Aragona, Massimiliano; Pucci, Daniela; Carrer, Sara; Catino, Elena; Tomaselli, Adriana; Colosimo, Francesco; Lafuente, Montserrat; Mazzetti, Marco; Maisano, Bianca; Geraci, Salvatore

    Resumo em Italiano:

    Lo studio valuta il ruolo delle difficoltà di vita post-migratorie (PMLD) in 101 immigrati visitati in medicina generale. Sono stati considerati anche i traumi premigratori e il disturbo post-traumatico da stress (PTSD). Circa un terzo dei pazienti somatizza. Le variabili sociodemografiche sono simili tra somatizzatori e non. I traumi premigratori, il PTSD e la probabilità di avere almeno una PMLD grave o molto grave sono aumentati nei somatizzatori. Nei somatizzatori sono più frequenti quattro tipi di PMLD: paura di non ricevere assistenza medica, difficoltà lavorative, discriminazione e scarsa assistenza sociale. I traumi e il PTSD influenzano l'effetto delle PMLD sulle somatizzazioni. I risultati suggeriscono che, in campioni specifici di immigrati visitati in medicina generale, gravi traumi premigratori aumentino la sensibilità alle PMLD e che il disagio dovuto alle PMLD amplifichi la tendenza a somatizzare.

    Resumo em Inglês:

    The role of post-migration living difficulties (PMLD) on somatization was studied in 101 first generation immigrants visited in primary care. Premigratory traumas and post-traumatic stress disorder (PTSD) were also assessed. About one third of patients somatized. Sociodemographic variables were similar in somatizers and non-somatizers. Premigratory traumas, PTSD and the likelihood to report at least one serious or very serious PMLD were higher in somatizers. Four kinds of PMLD were more frequent in somatizers: worries about unavailability of health assistance, working problems, discrimination and poor social help. Traumas and PTSD influenced the effect of PMLD on somatization. Findings suggest that in specific samples of primary care immigrants severe premigratory traumas increase the sensitivity to PMLD and in turn distress due to PMLD amplifies the tendency to somatize.
  • Sexual behaviour reported by a sample of Italian MSM before and after HIV diagnosis Research and Methodologies

    Camoni, Laura; Conte, Ivano Dal; Regine, Vincenza; Colucci, Anna; Chiriotto, Monica; Vullo, Vincenzo; Sebastiani, Marina; Cordier, Laura; Beretta, Rosangela; Fiore, Josè Ramon; Tateo, Mariagrazia; Affronti, Mario; Cassarà, Giuseppina; Suligoi, Barbara

    Resumo em Italiano:

    Nel 2006 abbiamo condotto uno studio trasversale in 5 centri clinici ospedalieri di cinque città italiane per confrontare negli uomini HIV positivi che avevano avuto rapporti sessuali con altri uomini, il comportamento sessuale prima e dopo la diagnosi di infezione da HIV. Ogni centro clinico ha reclutato 30 maschi omosessuali HIV positivi di età > 18 anni. Il questionario, appositamente preparato per questo studio, è stato somministrato a 143 uomini HIV positivi in media 9 anni dopo la diagnosi di HIV. Allo studio hanno partecipato143 uomini. Dopo la diagnosi di HIV è stata evidenziata una diminuzione del numero di partner sessuali: la percentuale di uomini che avevano più di 2 partner è passata dal 95,8% prima della diagnosi al 76,2% dopo la diagnosi. Dopo la diagnosi di HIV tra le persone con relazioni stabili è diminuita la percentuale di persone che non usavano il preservativo nei rapporti anali dal 69,2% prima della diagnosi al 26,6% dopo la diagnosi e nei rapporti oro-genitali dal 74,8% al 51,7%. Un quarto dei partecipanti ha dichiarato di non aver usato il condom con una infezione sessualmente trasmessa (IST) in atto, il 12,5% aveva avuto rapporti sessuali in cambio di soldi e l'8,4% aveva pagato per avere rapporti sessuali. Questo studio mostra che il nostro campione di omosessuali HIV-positivi, anche se consapevole di essere infetto, ancora pratica comportamenti sessuali a rischio che potrebbero trasmettere l'infezione da HIV e altre IST. I risultati di questo studio potrebbero costituire un primo passo nella realizzazione dei programmi nazionali di prevenzione per le persone affette da HIV.

    Resumo em Inglês:

    In 2006 we conducted a cross-sectional study involving hospital clinical centres in five Italian cities to compare the sexual behaviour of HIV-positive MSM (men who have sex with men) before and after the diagnosis of HIV infection. Each centre was asked to enrol 30 HIV-positive persons aged > 18 years. The questionnaire was administered to 143 MSM on average 9 years after HIV diagnosis. After diagnosis there was a decrease in the number of sexual partners: the percentage of persons who reported having had more than 2 partners decreased from 95.8% before diagnosis to 76.2% after diagnosis. After diagnosis, there was a significant decrease in the percentage of persons who had never (or not always) used a condom with their stable partner for anal sex from 69.2% before diagnosis to 26.6% after diagnosis and for oral-genital sex from 74.8% before diagnosis to 51.7% after diagnosis. Though at-risk behaviour seems to decrease after diagnosis, seropositive MSM continue to engage in at-risk practices: one fourth of them did not use a condom during sexually transmitted infections (STI) episodes, 12.5% of the participants had had sex for money, and 8.4% had paid for sex. The study shows that our sample of Italian HIV-positive MSM, though aware of being infected, engage in sexual behaviours that could sustain transmission of HIV and other STIs. The results could constitute the first step in implementing national prevention programs for persons living with HIV.
  • Development and validation of predictive MoSaiCo (Modello Statistico Combinato) on emergency admissions: can it also identify patients at high risk of frailty? Research and Methodologies

    Falasca, Pasquale; Berardo, Arianna; Tommaso, Francesca Di

    Resumo em Italiano:

    Lo studio, di coorte prospettico storico, sviluppa e valida un metodo per identificare i pazienti ad alto rischio di ricovero urgente della popolazione della Provincia di Ravenna (n. = 296 641). La principale variabile di esito: il ricovero in emergenza è analizzato con un modello multivariato di regressione logistica (MoSaiCo - Modello Statistico Combinato). Per validare i risultati, i coefficienti di 30 variabili individuate su metà della popolazione (gruppo di derivazione) sono state applicate al resto della popolazione (gruppo di validazione). I principali fattori predittivi includono variabili demografiche, sociali, cliniche e di uso dei servizi sanitari e sociali. Il potere discriminante e la validazione hanno ottenuto buoni risultati. L'aumento del risk score corrisponde all'aumento delle variabili che indicano una situazione di vulnerabilità dell'individuo. Il rischio di predizione ottenuto permettono di stratificare la popolazione, pianificare gli interventi clinico-assistenziali, guidare la riorganizzazione dei servizi per gli interventi di case management e per la gestione del paziente fragile.

    Resumo em Inglês:

    The prospective historical cohort study develops and validates a method of identifying patients at high risk of emergency admission to hospital in the population of the Province of Ravenna (no. = 296 641). The main outcome measure is: emergency hospital admission analyzed using multivariate logistic regression (MoSaiCo - Modello Statistico Combinato). To validate the findings, the coefficients for 30 most powerful variables found on half of the population (derivation data set) were then applied to the rest of the population (validation data set). The key predicting factors included some demographic variables, social variables, clinical variables and use of health/social services. Discriminatory power and validation both reached good results. Risk score increases when variables indicating the individual vulnerability raise. The predictive frailty risk resulting from MoSaiCo allows to stratify the population, to organize care services, to provide a practical planning tool in the field of case management and management of frail patients.
  • A flexible tool for calculating the consequences of a hypothetical nuclear accident Research and Methodologies

    Tabet, Eugenio

    Resumo em Italiano:

    Il lavoro illustra un modello parametrico, implementato su personal computer, per il calcolo della contaminazione e delle dosi conseguenti ad un ipotetico incidente nucleare. Il modello si avvale del linguaggio di alto livello di Mathematica ed utilizza la soluzione gaussiana per la propagazione della nube sulla scala breve e media delle distanze, avvalendosi invece della soluzione a "wedge" per il comportamento a grandi distanze. Accanto agli effetti usuali, come l'influenza di una deposizione umida al suolo o quello del build-up, il modello tiene conto anche di altri aspetti, come quello del comportamento della nube sulle grandi distanze, prendendo in considerazione il carattere erratico della direzione del vento. In particolare, l'approccio al calcolo delle contaminazione degli alimenti e delle dosi a questi associate è effettuato in modo molto elaborato, permettendo anche di calcolare l'effetto di un eventuale blocco di consumi alimentari. Diverse decine di funzioni sono a disposizione degli utenti, che possono avvalersi degli strumenti molto flessibili introdotti nella recente versione 7 di Mathematica. Le potenzialità dello strumento di calcolo sono esplicitate mostrando alcuni esempi relativi alla valutazione delle conseguenze radiologiche di un ipotetico rilascio accidentale in un reattore EPR.

    Resumo em Inglês:

    The paper presents a parametric model, implemented on a personal computer, for calculating contamination and doses following a hypothetical nuclear accident. The model is embedded in the high level environment of Mathematica and uses the Gaussian solution for the plume structure at short and medium distances and a wedge-like behaviour for long distances calculation. Along with the usual effects, like the influence of a local wet ground deposition or the corrections due to build-up, the model deals also with other aspects, such as the long distance behaviour of the plume, by taking into account random wind direction variations. A rather sophisticated approach is used, in particular, when evaluating food contamination and doses, allowing also for consideration of a possible ban of food consumption. Several tens of functions are on hand of the user who can take full advantage of the very flexible tools introduced in the recent version 7 of Mathematica. Some examples of the power of the tool are shown with reference to the radiological consequences of an hypothetical accidental release in a EPR reactor.
Istituto Superiore di Sanità Roma - Rome - Italy
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